Il gesto del donare non è così banale come potrebbe apparire, in realtà è un’azione ricca di significati.

DOVERE O PIACERE?
I regali di Natale e dell’Epifania arrivano dal cielo e dalla notte, questi doni sono avvolti da un senso di mistero e magia, mettendo in contatto gli uomini con un mondo superiore e sconosciuto. Questa tradizione non dovrebbe diventare un gesto gravoso, ma purtroppo se lo si interpreta in chiave di “dovere” può diventare uno stress. Al di là delle tradizioni, vi è una base biologica
che spiega lo scambio dei doni con il piacere. Per le neuroscienze, ricevere o fare un dono attiva il circuito cerebrale della ricompensa. Strutturalmente parlando, le aree del cervello che si mettono in azione sono quelle della gratificazione e
del piacere, con conseguente aumento della produzione di un “neuro ormone” essenziale per il nostro senso di benessere: la dopamina. Questo ormone ci fa sentire felici e soddisfatti attivando un piacere biologico e ne deriva una sensazione
di benessere psico-fisico in grado di innescare altre emozioni positive come la gioia, la serenità, la gratitudine e l’entusiasmo.

QUANDO UN REGALO DIVENTA UN DONO
Che differenza c’è tra regalo e dono? Due parole con origini etimologiche diverse che spiegano che Il regalo è qualcosa di più materiale.
Il dono, invece, trasforma il significato dell’oggetto, in quanto ha un valore simbolico e affettivo, rappresenta un tramite per veicolare affetto e vicinanza.
Attraverso l’atto di donare, sveliamo parte di noi stessi, comunichiamo qualcosa, mostriamo il nostro amore, apriamo il nostro cuore.


Ci sono regali che non hanno prezzo, che hanno una vibrazione emozionale legata alla sensazione di qualcosa di non materiale come il “benessere”.
Riportano alla sensazione del ricevere spirituale, mettendoci in contatto con il senso olistico dell’esistenza. Un regalo che si trasforma in dono per chi lo fa e per chi lo riceve, è esclusivamente made in heart.
E allora…lasciamo fluire la dopamina e viviamo questo scambio di doni con felicità!